venerdì 1 febbraio 2008

ISPI - policy brief

Abbiamo il piacere di segnalare che sono disponibili sul nostro sito le seguenti pubblicazioni:

ISPI - Policy Brief n. 70 - realizzato nell'ambito dell'Osservatorio Sicurezza e studi strategici: "Munizioni a grappolo. Prospettive di una loro disciplina internazionale" (file pdf)di Carlo Trezza. Questo numero analizza il dibattito in corso nella Comunità internazionale sull’impiego e le implicazioni umanitarie di un tipo di armamento che è oggi incluso tra le cosiddette “armi inumane” perché suscettibile di causare sofferenze e danni alle popolazioni civili: le munizioni a grappolo. Il foro principale di discussione e negoziazione è stato, sino ad ora, quello di Ginevra nel quadro della Convenzione su “certe armi convenzionali”. Nel 2007 i paesi partecipanti alla Convenzione concordarono un mandato per negoziare una proposta per affrontare con urgenza l’impatto umanitario delle munizioni a grappolo; nel 2008 sono previste ben sette settimane di trattative. Ma dubbi sulla capacità del foro ginevrino di produrre a breve scadenza risultati sostanziali ha spinto alcuni paesi a promuovere un processo che presenta maggiori prospettive di successo: il cosiddetto “Processo di Oslo”.
ISPI - Policy Brief n. 71 - realizzato nell'ambito del Programma Caucaso e Asia centrale: "La Russia in Asia centrale" (file pdf)di Fabrizio VielminiIl focus di questo lavoro è sulla politica estera della Russia di Putin nei confronti dell’Asia centrale. Gli sforzi profusi a recuperare le posizioni perse nel corso degli anni Novanta sono stati coronati da un considerevole successo: Mosca è oggi il principale attore in uno spazio dove interessi strategici ed energetici attirano tutte le potenze aspiranti a definire lo scenario internazionale del XXI secolo. Il fatto che la geopolitica centrasiatica della Russia sia la risultante di molteplici fattori, esterni così come interni, rende difficile prevederne gli sviluppi. La politica regionale di Mosca necessita di una chiara visione strategica di lungo periodo in grado di integrare le numerose sfide che l’incertezza del teatro centrasiatico pone alla sua sicurezza nazionale.
ISPI - Policy Brief n. 72 - realizzato nell'ambito dell'Osservatorio Sicurezza e studi strategici: "Sviluppi del settore industriale-militare russo e prospettive delle relazioni russo-europee" (file pdf)di Simon CartaQuesta pubblicazione prende in esame la volontà di Mosca di sostenere e all’occorrenza stimolare i processi di consolidamento nei settori chiave del suo apparato industriale-militare quali sono i comparti di punta e ad elevata intensità tecnologica. Dopo il ritardo dovuto all’implosione dell’Unione sovietica, il quadro odierno si presenta caratterizzato dall’espansione della domanda di materiale militare russo, delle commesse militari dall’estero e del bilancio delle Forze armate. La Russia e i paesi europei hanno già sviluppato un partenariato nel settore strategico dell’energia e appare logico attendersi una “tracimazione” della collaborazione a settori hi-tech. In questi ultimi si delinea una forte complementarietà fra l’Europa, che continua a scontare un deficit di risorse nei confronti degli Usa su un’ampia gamma di prodotti, e la Russia che ha saputo preservare una marcata propensione all’innovazione tecnologica e che quindi dispone di ragguardevoli risorse scientifiche oltre che di ingenti quantità di materie prime.