ISPI - Policy Brief nn. 84 e 85 - pubblicati nell'ambito dell'Osservatorio Europa:
"L’Europa all’ombra dell’Irlanda: il referendum e le altre sfide dell’Unione" (file pdf)
di Antonio Villafranca
Il Trattato di Lisbona è il frutto di anni di contrapposizioni, liti e “periodi di riflessione” che avevano gettato l’Unione europea in una crisi che oggi non ci si può più permettere. Legittime sono quindi le preoccupazioni sul referendum irlandese del prossimo 12 giugno che potrebbe bloccare l'entrata in vigore del nuovo Trattato. Il Policy Brief esamina anche l’impatto che l’eventuale “no” irlandese avrebbe sul programma della prossima presidenza francese dell’Unione, sull’attuale processo di revisione del bilancio e sulla tempistica per la nomina del Presidente dell'Unione e dell'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.
"Il bilancio europeo sotto osservazione: vecchi problemi e nuove opportunità" (file pdf)
di Alessandro Neto
Il Policy Brief è incentrato su uno dei temi politicamente più delicati per l’Unione europea: la revisione dell’intera struttura del bilancio comunitario. Il faticoso accordo che aveva portato nel 2006 all’approvazione delle attuali Prospettive Finanziarie si basava già sull’impegno degli stati membri a riformare, tra il 2008 e il 2009, sia le priorità di spesa dell’Unione che le sue entrate. Vengono al riguardo avanzate diverse proposte di riforma, più o meno ambiziose, con la consapevolezza che in ogni caso bisognerà fare i conti con l’effettiva propensione al cambiamento dei governi nazionali.
ISPI - Policy Brief n. 86 - pubblicato nell'ambito del Programma Internazionalizzazione della Pubblica amministrazione:
"La collaborazione necessaria: stato, regioni e enti locali per promuovere il made in Italy" (file pdf)
di Raffaele Caso
La ricerca di una più efficace promozione del made in Italy è determinante per rilanciare l’economia italiana. Il Policy Brief evidenzia che la critica spesso mossa all'Italia di non saper “fare sistema” si basa non tanto sulla numerosità degli attori coinvolti, quanto sull’assenza di opportuni meccanismi di coordinamento (o sul loro scarso utilizzo) tra i vari livelli di governo. Il rafforzamento della politica commerciale italiana richiede necessariamente costose e complesse riforme o può avviarsi più semplicemente utilizzando al meglio gli strumenti che l’Italia ha già a sua disposizione?